Mindfulness sul lavoro

Non basta una pausa caffè per rigenerare la mente

"La vita è ciò che accade mentre siamo impegnati a fare altri progetti." – John Lennon

Quante volte hai desiderato fermarti davvero durante una giornata di lavoro? Non per il solito caffè bevuto al volo davanti alla macchinetta, né per quei cinque minuti passati a scrollare il telefono alla ricerca di una distrazione. Fermarti sul serio: senza un obiettivo immediato, senza una scadenza, senza il bisogno di riempire il silenzio. Ecco, questa è la mindfulness sul lavoro: una pausa che non è solo fisica, ma mentale. E no, non serve piegarsi in posizioni yoga improbabili davanti alla scrivania, né accendere incensi nell'ufficio open-space. Serve, invece, qualcosa di più semplice, ma infinitamente più complesso: essere presenti nel qui e ora.

Lo stress da ufficio: il pilota automatico in giacca e cravatta

Immagina di entrare in ufficio. Accendi il computer, rispondi a una raffica di email, fai quella riunione che poteva essere un’email, ti infili in una catena di notifiche e... puff! È già ora di tornare a casa. Ma cosa hai fatto davvero oggi? Più importante ancora: come ti sei sentito? Secondo uno studio di Harvard, il 47% del nostro tempo lo trascorriamo con la mente altrove, persi in pensieri sul passato o sul futuro. Come diceva Ferris Bueller in Una pazza giornata di vacanza: "La vita scorre abbastanza veloce. Se non ti fermi e guardi in giro ogni tanto, rischi di perdertela." La mindfulness è proprio questo: fermarsi per davvero, anche solo per un minuto, e tornare al momento presente.

Mindfulness: un superpotere silenzioso per la mente lavorativa

No, la mindfulness non ti renderà un supereroe capace di terminare un report di 30 pagine in mezz'ora. Ma ti darà qualcosa di altrettanto prezioso: chiarezza mentale e focus. Praticare mindfulness sul lavoro significa:

  • Ridurre l’ansia delle scadenze.

  • Aumentare la concentrazione (no, non è colpa delle notifiche: è la tua mente che salta da un pensiero all’altro).

  • Migliorare la gestione delle emozioni, soprattutto quando il collega ti scrive "come da mia ultima email" con tono passivoaggressivo.

In fondo, come diceva anche il maestro Yoda: "Molto da imparare ancora tu hai." Ma niente paura, qui non serve usare la Forza, basta iniziare con il respiro.

Debora Manfredi Mindfulness sul lavoro

Piccoli esercizi di mindfulness da scrivania

Ecco tre pratiche semplici che puoi provare già da domani, senza bisogno di tappetini o gong tibetani:

  1. La pausa consapevole (2 minuti): Chiudi gli occhi (se non rischi di sembrare addormentato) e fai tre respiri profondi. Nota l’aria che entra e esce dalle narici. Niente multitasking, niente giudizi. Solo respiro. 1.

  2. La regola del STOP:
    S: Stop. Fermati un attimo.
    T: Take a breath. Fai un respiro profondo.
    O: Observe. Osserva cosa sta succedendo nella tua mente e nel tuo corpo.
    P: Proceed. Procedi con più chiarezza.

  3. La camminata consapevole al bagno (sì, davvero!) Ogni volta che vai al bagno o alla macchinetta del caffè, fai quei passi lentamente. Nota il contatto dei piedi con il pavimento, il ritmo del tuo respiro. Un piccolo viaggio mindfulness nella tua routine.


La mindfulness non è la soluzione a ogni problema sul lavoro. Non fermerà il capo che ti chiede report impossibili o il collega che mastica rumorosamente vicino alla tua scrivania. Ma ti darà uno spazio, uno spazio mentale in cui respirare, osservare, scegliere come rispondere e non semplicemente reagire. Come cantano i Coldplay in Fix You: "When you try your best but you don't succeed... when you get what you want but not what you need..." Forse ciò di cui hai davvero bisogno è solo un respiro consapevole.